La sostenibilità e il Premio Innovatori Responsabili
Di Barbara Naldini *
Nella Risoluzione adottata dall’Assemblea generale dell’ONU il 25 settembre 2015 si legge:
“Quest’Agenda è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Essa persegue inoltre il rafforzamento della pace universale in una maggiore libertà. Riconosciamo che sradicare la povertà in tutte le sue forme e dimensioni, inclusa la povertà estrema, è la più grande sfida globale ed un requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile”.
Con questa vision l’Agenda 2030, sottoscritta da 193 Paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia, per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano, definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals– SDGs) da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target, che rappresentano una bussola per porre l’Italia e il mondo su un sentiero sostenibile. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso i Goal, i Target e oltre 240 indicatori: rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali.
Il Rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che ogni anno stila una relazione sullo stato di raggiungimento degli Obiettivi evidenzia che in Italia e nel mondo, la pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto negativo enorme, rallentandone ovunque il progresso.
Se nel complesso l’Unione Europea si riconferma leader mondiale delle politiche per lo sviluppo sostenibile, l’Italia mostra tuttavia una situazione alquanto preoccupante: i dati disponibili evidenziano come il progresso del Paese sia stato notevolmente ritardato dal dilagare del virus. La situazione dell’Italia rimane grave e i dati mostrano come il raggiungimento degli Obiettivi sia stato messo seriamente a rischio.
Facendo quindi un confronto con i 16 indicatori compositi, per i quali è stato possibile effettuare l’analisi con gli altri Paesi europei, l’Italia risulta essere sotto la media dell’Unione Europea in dieci casi, allineata in tre e al di sopra in altri tre. A livello regionale le cose sembrano andare meglio: la Regione Emilia – Romagna infatti nel 2019 si è attestata oltre la media nazionale in 9 dei 14 indicatori, ed è tra le più avanzate d’Europa.
La nostra Regione ha approvato nel 2021 la prima edizione della Strategia Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile della Regione che, a partire dalle specificità del contesto regionale, declina e «localizza» il piano d’azione globale ONU in piena coerenza con il progetto di rilancio e sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna delineato dal Patto per il Lavoro e per il Clima. Una strategia, elaborata con il supporto dell’ASviS che individua circa 100 target quantitativi da raggiungere entro il 2025 e/o il 2030 da monitorare ogni anno per valutare il posizionamento della regione rispetto a sfide globali, misurare il contributo delle politiche regionali ed eventualmente ri-orientarle. In questo contesto si inserisce anche il Premio Innovatori Responsabili riproposto annualmente. Grazie al Premio la Regione intende valorizzare, in particolare, il contributo del sistema produttivo, della formazione e della ricerca nel raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nel Patto per il lavoro e per il clima e nella Strategia 2030 della Regione Emilia-Romagna, anche in risposta alle nuove emergenze economiche e sociali emerse a seguito della pandemia e in conseguenza dei conflitti in corso.
Il regolamento prevede che i progetti siano riconducibili ai 4 obiettivi strategici del Patto: Regione della conoscenza e dei saperi, Regione della transizione ecologica. Regione dei diritti e dei doveri e Regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità. Sarà premiata la capacità di rinnovarsi con l’assunzione di una visione integrata della sostenibilità, attraverso l’innovazione di processi, sistemi, partenariati, azioni formative, tecnologie e prodotti. Una occasione per far emergere e conoscere le realtà più virtuose del territorio emiliano-romagnolo che si sono mosse in questa direzione.
Anche quest’anno il premio integra il riconoscimento Gender Equality and Diversity Label, con cui la Commissione per la parità e diritti delle persone valorizza le azioni per il superamento dei differenziali di genere, anche in applicazione dell’articolo 2 della Legge regionale 15/2019 Legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.
Con l’introduzione di un premio speciale denominato YOUZ che verrà assegnato alle iniziative che prevedono percorsi di sviluppo professionale dei giovani in grado di accelerarne i percorsi di carriera, la Regione mette i giovani sempre più al centro delle proprie politiche e li rende protagonisti del cambiamento. La premiazione dei vincitori avverrà nel corso di un evento pubblico dedicato a promuovere le eccellenze dell’Emilia-Romagna e i materiali prodotti saranno diffusi attraverso i canali informativi e promozionali della Regione. I soggetti ammessi al premio potranno partecipare a specifiche iniziative orientate alla promozione e al raggiungimento degli obiettivi contenuti nella Strategia 2030 e saranno inseriti nell’Elenco degli innovatori responsabili della Regione Emilia-Romagna entrando a far parte di questa grande comunità che cresce ogni anno e che rappresenta un esempio e stimolo per le altre realtà regionali. Le candidature potranno essere presentate dall’1 al 30 settembre 2022 compilando il form on line che sarà accessibile dal sito della Regione.
*Servizio Affari generali,promozione e orientamento
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