Il turismo è un’industria
Il turismo passa la boa di metà stagione e fa un primo bilancio. Ma l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini non guarda soltanto ai numeri di oggi e – superato il periodo del Covid e le limitazioni – amplia il ragionamento alle strategie per i prossimi anni.
Assessore Corsini, iniziamo dal bilancio di metà stagione.
“Rispetto all’anno scorso e a quello precedente, siamo ad aumenti percentuali del +150/200 %, ma sono incrementi che non fanno testo. Attualmente siamo poco sotto il 2019 e penso che a fine stagione, in ottobre, quando andremo ad analizzare i dati, avremo un bilancio finale di poco sotto al 2019 che, però, ricordo che è stato l’anno record con 60 milioni di presenze”.
I fattori che stanno influendo maggiormente sul trend stagionale?
“Ci sono due fattori che stanno incidendo positivamente più di altri. Innanzitutto, la riduzione delle limitazioni legate alla pandemia sta favorendo il consistente ritorno degli stranieri, e i grandi eventi sportivi e musicali.
Questi ultimi hanno dato una spinta fortissima alle presenze, soprattutto nei periodi che precedono il clou dell’estate e riprenderanno, poi, a settembre soprattutto con manifestazioni sportive di alto livello. Quindi sport, musica e grandi eventi culturali saranno sempre di più sostenuti dalla Regione. D’altronde il ritorno avuto grazie al concerto di Jovanotti a Ravenna lo testimonia.
Questi eventi sono un volano straordinario di presenze, di notti dormite in strutture ricettive, perché i grandi nomi richiamano migliaia di persone che tornano nelle località per altri periodi di vacanza. Per questo abbiamo deciso di puntare sulla Music Valley dell’Emilia Romagna, per mettere insieme i grandi artisti per iniziative di forte richiamo. Vogliamo presentarci con un cartellone che sia un brand di mercato per posizionare l’Emilia Romagna come la terra della musica.
L’abbiamo fatto con motori, col food, con la sport valley che è già un brand con un proprio logo, una propria campagna di comunicazione. Lo faremo anche con la musica”.
Lei parla della necessità di dotarsi di un ‘progetto industriale per il turismo’. Perché?
“Ho parlato di progetto industriale perché il turismo è un’industria. Se ne analizziamo i dati economici, il numero delle imprese, degli addetti, dei fatturati, parliamo di una grande industria che ha un peso rilevante nell’economia regionale e nazionale.
Come tutte le industrie che si rispettino anche il turismo ha quindi bisogno non solo di risorse per fare promozione, comunicazione, marketing che è ovviamente la base essenziale, ma anche di incentivi fiscali, contributi per favorire la riqualificazione delle imprese che in questo caso sono gli alberghi, gli stabilimenti balneari e i campeggi, insomma tutto quello che è legato all’ospitalità.
Servono anche investimenti, ad esempio, per la digitalizzazione per connettere le spiagge, i centri turistici di maggior interesse, con la banda ultralarga, servono anche infrastrutture come strade, collegamenti ferroviari come si fa naturalmente con i programmi per i rafforzare i grandi distretti economici di questo paese, quindi anche il turismo ha bisogno appunto di una politica industriale. Questa politica e questa visione, in Regione l’abbiamo e la stiamo anche attuando perché in 5 milioni e mezzo del wifi banda ultralarga libera e gratuita da qui al 2024 sarà una realtà per la riviera”.
Promozione e risorse sono quindi due degli assi portanti della politica industriale turistica?
“Sì, da questo punto di vista ci sono delle novità sulla promozione. Grazie alla ripresa dei voli aerei, anche se ancora purtroppo sono prevalentemente low cost e con pochi voli di linea, punteremo sul turismo straniero.
A partire da settembre – ottobre dovrebbero riprendere anche le compagnie di bandiera aumentando la frequenza dei collegamenti e quindi si ricomincerà con un’attività di promozione nei principali mercati che avevamo sospeso per via del Covid. Abbiamo dovuto per forza di causa maggiore escludere la Germania. C’è una guerra in corso, in Ucraina, che coinvolge la Russia e il nostro auspicio è il ritorno della pace il più in fretta possibile. Comunque saremo alle fiere di Londra e di Berlino e da qui punteremo anche su Francia e Nord Europa”.
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