In cerca di Dante con il convoglio storico
“In occasione delle celebrazioni per i 700 anni del Sommo Poeta attivo un collegamento Firenze-Ravenna con antico treno”
“Un’esperienza di viaggio unica a bordo di un treno storico, che attraversa il cuore dell’Appennino Tosco-Romagnolo alla scoperta delle terre che Dante Alighieri visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna. Un percorso incantevole che coniuga celebri città d’arte e borghi medievali completamente immersi nella natura”. Con queste parole il sito www.iltrenodidante.it presenta il Treno di Dante, convoglio storico che lega i luoghi attraversati dal Sommo Poeta nel viaggio da Firenze a Ravenna. L’evento rientra tra le iniziative promosse per le celebrazioni legate al 700° anniversario della morte di Dante.
Tessuto rosso per le poltrone e bianco per il poggiatesta, il volto del Sommo Poeta che fa capolino ovunque, i morbidi colori del legno per le sedie e i tavoli, le pareti interne, le cornici dei finestrini. Il cosiddetto treno “100 Porte” è stato uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana, ispirato alle diligenze dei primi del Novecento e caratterizzato da interni interamente in legno che contribuiscono a creare quel senso di eterno che si respira appena si sale a bordo.
Tante sono le porte su ogni lato del treno, quante sono le persone che questo mezzo unico ha ospitato a bordo: da ufficiali, a comandanti fino ad arrivare a infermieri e medici durante la Seconda Guerra Mondiale, quando le carrozze vennero utilizzate come ausilio per i feriti di guerra.
Oggi di treni con queste caratteristiche rimangono solo pochi esemplari in Italia e sono considerati dei veri e propri gioielli nella storia del trasporto passeggeri, venendo concessi al pubblico solo per occasioni speciali.
Il convoglio è composto da 3 vetture, da un vagone bagagliaio attrezzato per il trasporto delle biciclette e da un locomotore anche lui storico, D445. Conta 234 posti complessivi, ma, in linea con le disposizioni di contenimento da rischio Covid-19, viaggia per ora a capienza ridotta al 50%.
In giugno, il primo, simbolico viaggio di questo convoglio, con un itinerario slow lungo la linea ferroviaria Faentina nei luoghi cari al Sommo Poeta nel 700esimo della sua morte, ha fatto tappa a Marradi, dove il maestro Riccardo Muti ha diretto l’Orchestra ‘Luigi Cherubini’ in occasione della riapertura dello storico teatro accademico degli Animosi, per poi proseguire verso Ravenna dove è arrivato in serata.
A fine Ottocento, le campagne e le lande nelle quali Dante secoli prima aveva compiuto i suoi spostamenti, furono finalmente collegate dalla creazione di una nuova ferrovia inaugurata nel 1893.
La nuova linea ferroviaria fu un vero e proprio prodigio dell’ingegneria per quei tempi e poneva fine a secoli di isolamento, collegando il Tirreno con l’Adriatico e la Fortezza Medicea con i grandiosi mosaici di Sant’Apollinare.
La Seconda Guerra Mondiale lasciò danni pesantissimi a parte della linea che venne ripristinata totalmente e ricominciò il regolare servizio solo a partire dal 1999.
Oggi la ferrovia che collega Faenza a Firenze viene considerata un gioiello turistico di grande eccellenza per chi cerca un’esperienza ricca di storia, immersa in un paesaggio che a tratti sembra essere rimasto tale e quale al tempo di Dante.
Il viaggiatore che sale a bordo del Treno di Dante vive un’esperienza fuori dal tempo, completamente immerso nella natura incontaminata. Diversi e unici sono i panorami mozzafiato e gli itinerari percorribili sia in città che negli antichi borghi sulle colline appenniniche.
Un’esperienza di viaggio attraverso un paesaggio ricco di vigneti, distese di ulivi e antiche case coloniche, fino ad arrivare ai boschi selvaggi di castagno e faggio e alle mulattiere, per poi scendere sulle colline romagnole ricche di frutteti e coltivazioni.
Nel paesaggio circostante, si trovano anche il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dove sono presenti percorsi escursionistici di ogni tipologia.
Nel tragitto – di andata e ritorno – sono quattro le fermate: Borgo San Lorenzo e Marradi, Brisighella e Faenza durante le quali i viaggiatori potranno scendere per visitare i borghi, i castelli e le colline che fanno parte del parco letterario ‘Le terre di Dante’.
Lonely Planet, la Bibbia dei Viaggiatori, nel suo report mondiale sulle destinazioni da non perdere ha individuato Le Vie di Dante (www.viedidante.it ) unica meta italiana. Le Vie di Dante sono state segnalate nella categoria sostenibiltà come modello di turismo slow (lonelyplanetitalia.it/best-in-travel). Le vie di Dante sono dedicate ai luoghi che il Sommo Poeta attraversò durante il suo esilio, fra Toscana e Romagna. I viaggi del treno di Dante, iniziati ufficialmente il 2 luglio, termineranno a metà ottobre, con il seguente calendario: in agosto tutti i week end eccetto quello del 7 e 8, settembre tutti i week end, ottobre i primi due fine settimana. Il convoglio parte alle 8,50 da Firenze e arriva a Ravenna alle 12,20 dove le fermate di Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza. Il ritorno parte da Ravenna alle 17,55 per arrivare a Firenze alle 21.