Il digitale fa bene alle imprese
“Ma a Ravenna solo un’azienda su 4 conosce impresa 4.0. Occorre iniziare una nuova fase che incoraggi la formazione di figure qualificate”
La pandemia ha accresciuto i divari territoriali, di genere, di età e fra i settori produttivi, ma il digitale è la leva per ridurli. Come mostra un recente Rapporto dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Ravenna, l’utilizzo delle tecnologie digitali è la chiave per la ripresa ma purtroppo solo poco più del 25% delle imprese ravennati è a conoscenza del Piano Impresa 4.0 e, tra queste, l’8%, pur conoscendolo, comunque non investe.
Le imprese familiari hanno risentito dei riflessi negativi della crisi pandemica e solo in 6 casi su 10 confidano in un recupero entro il 2022. Tra quelle che hanno investito nel digitale, però, la quota sale al 70%. Analoghi effetti positivi si riscontrano tra le imprese dei servizi: il 61% di quelle digitalizzate, infatti, ritiene di poter azzerare gli effetti dell’emergenza sanitaria entro il 2022.
Le imprese hanno dunque reagito innescando la trasformazione digitale. Inoltre anche quest’anno lo sviluppo tecnologico sta incidendo anche sulle competenze richieste ai lavoratori: nella nostra provincia, a oltre 9 profili su 10 è associata la richiesta di competenze 4.0.
Tutto ciò è avvenuto anche grazie al contributo del PID Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio che opera con l’obiettivo di promuovere e accompagnare le micro piccole e medie imprese del territorio provinciale nel processo di trasformazione. Tra il 2017 e il 2020 l’Ente camerale ha stanziato oltre 1,5 mln di euro sia per realizzare attività di formazione, valutazione e assistenza sui servizi digitali sia per finanziare direttamente l’acquisto di tecnologia “impresa 4.0”.
Negli ultimi quattro anni quasi 200 imprese ravennati hanno avuto accesso alle risorse messe a disposizione attraverso il bando Voucher digitale I4.0 sotto forma di contributi a fondo perduto. L’importo complessivamente erogato dalla Camera ammonta a circa 1 milione di euro, ma con una ricaduta doppia in termini di investimenti realizzati e di indotto nel settore ICT. Gli investimenti hanno riguardato soprattutto tecnologie per la web-economy, per l’integrazione dei processi aziendali e, più recentemente, per lo smart working.
In Italia la digitalizzazione vale fino a 7 punti di Pil. A questo proposito il Piano nazionale di ripresa e di resilienza rappresenta una occasione unica, purchè si coinvolga attivamente il sistema delle imprese, a cominciare da quelle piccole e medie. Gli imprenditori che hanno avviato processi di qualificazione e riqualificazione del personale impiegato mostrano, infatti, un livello più elevato di maturità digitale. Per questo, occorre iniziare una nuova fase che incoraggi la formazione per disporre di figure qualificate capaci di cogliere appieno i vantaggi di tale importante trasformazione.
*Punto Impresa Digitale Camera di commercio Ravenna